domenica 6 dicembre 2015

RICETTE INCANTATE: POLLO AL CURRY CON RISO E MELE

Questo piatto l'ho riscoperto ieri, mentre progettavo cosa preparare a pranzo: cogliendo l'occasione della spesa settimanale, ho recuperato velocemente gli ingredienti. 

E' un piatto relativamente veloce da cucinare, e ci regala un pizzico di etnico grazie all'utilizzo del curry. Vediamo come si prepara...




La quantità di latte va decisa ad occhio, ed è per questo che, chi preferisce le dosi precise, probabilmente mi odierà :-) ma è necessario accertarsi che il latte sia sufficiente ad ammorbidire e non sciogliere le mele, o "annegare" il pollo, creando invece la salsa di accompagnamento per il riso.

Per quanto riguarda il curry consiglio, se possibile, di acquistare un prodotto etnico originale, piuttosto che il comune prodotto commerciale; una cara amica me ne ha portato un barattolo dall'Egitto, e lo conservo gelosamente! Ha un aroma unico, che arricchisce e impreziosisce il piatto che preparo.

POMERIGGIO IN CUCINA



Sabato 5 dicembre.....fin dal mattino, la giornata ha promesso di essere uggiosa al punto giusto per invogliarmi a scatenare la Nonna Papera che si nasconde in me!
Avevo voglia di fare qualcosa di dolce, ma non troppo "peccaminoso"...vediamo un po', che fare? Ma sì, faccio il ciambellone!
Cerco la ricetta...ok eccola...preparo gli ingredienti....ok ci siamo...ma manca qualcosa! L'atmosfera giusta... 



  Ed eccomi pronta a preparare la torta...invece di polverizzare lo zucchero (di canna) lo lascio così com'è, ed al posto del limone grattugiato, uso la scorza dell'arancia grattata: mescolo tutto bene con un cucchiaio.
 

Aggiungo le 3 uova intere  e mescolo il composto, in modo da sciogliere in parte lo zucchero ed amalgamare bene le scorzette d'arancia.


Aggiungo la farina setacciata al composto: questa volta ho scelto di mettere una metà di farina bianca ed un'altra metà di farina di farro (dalle dosi della ricetta, quindi, 100 gr per ognuna); il farro lo uso spesso, anche quando faccio i biscotti, perchè dona un sapore più rustico. Bisogna solo fare attenzione a non mettere più farro che farina bianca, altrimenti la torta si sforma male e si sgretola.


Dopo aver incorporato la farina (l'impasto sarà molto denso) passo ad aggiungere lo yogurt. Come dicevo nelle varianti alla ricetta base, utilizzo uno yogurt francese di soya, essendo io intollerante al lattosio; e questo è il mio gusto preferito:
 

 non ha davvero nulla da invidiare allo yogurt di latte vaccino, e contiene molti pezzetti di cereali e frutta che lo rendono denso e consistente.
 

 Il passo successivo consiste nell'aggiungere l'olio di semi: è più leggero di quello d'oliva, e lascia meno traccia di sè, come sapore, a torta ultimata. Insieme allo yogurt, permette di rendere l'impasto più morbido e fluido.
 

Siamo quasi al termine: setaccio il lievito nell'impasto e lo amalgamo bene al composto. Quasi immediatamente inizia a reagire, producendo piccole bolle che affiorano sull'impasto. La pasta è pronta quando, sollevando la fusta o il cucchiaio dal preparato, il composto "scrive", ovvero cola creando un filamento unifome.



 Infine, con l'aiuto di una spatola in silicone ("leccapentola") verso piano piano l'impasto all'interno dello stampo per ciambellone, facendo attenzione affinché non debordi, e scuotendo leggermente il recipiente per livellare bene il composto.  



Questo nella foto è uno stampo rivestito in granulato di pietra, con una simpatica rifinitura dorata esterna. Lo stampo, per la sua costituzione, non necessita di essere imburrato nè oliato, ma può accogliere direttamente l'impasto così com'è. 
E' adattissimo anche per preparazioni salate (es. timballi di riso), perchè lo sformato si stacca subito e con facilità dalle pareti: unica accortezza, usare un buon guanto da forno e presine resistenti se si prepara uno sformato, poichè la pietra si riscalda molto di più di una comune teglia d'alluminio!!! 

Per darvi l'idea, ecco il risultato finale! 


sabato 5 dicembre 2015

RICETTE INCANTATE: PASTA MAGRA ALLA PAPRIKA

Questo impasto lo considero un "salvacena", da preparare con pochi ingredienti, sempre presenti in casa: permette di creare una base per torte salate in tempi relativamente brevi. 

  La ricetta era stata concepita per chi possiede il Bimby, ma si può realizzare con metodi tradizionali senza alcuna difficoltà. Vediamo come prepararla....



giovedì 3 dicembre 2015

CENA D'AUTUNNO 24/10/2015


Casa nuova, vita nuova...e perchè non inaugurare il nuovo nido?

Il 24/10/2015 la mia DolceMetà ed io abbiamo deciso di organizzare una cenetta a casa, con i miei genitori e alcuni nostri amici; da quando abbiamo deciso di organizzare (una settimana prima), le mie celluline grigie (cit.) si sono attivate, per formare e attuare il "piano di battaglia":

1) Che si mangia?
2) Quanti siamo? Disposizione dei posti?
3) Gestione delle priorità: cosa fare in anticipo e cosa il giorno stesso?

Ad ogni pranzo o cena che organizziamo, mi calo subito nel ruolo e inizio a studiare, pianificare, ragionare in modo che tutto si incastri al meglio (si sa....la perfezione non esiste, molto meglio puntare all'Eccellenza). In quest'occasione specifica, la tensione era molto alta: avevo a cena la mamma del mio "fratellone" acquisito, bravissima in cucina, e desideravo fare un buon lavoro!


  • Antipasto: insalata con mazzancolle, bresaola,  pomodorini, sedano ed olive nere
  • Primo piatto: Tagliatelle all'uovo al ragù, tutto fatto in casa
  • Secondo piatto: Petto di pollo al forno farcito con noci tritate, su letto di mele renette stufate
  • Dolce: Coppette di crema all'arancio e cioccolato con cantucci di pasticceria
  • Dolce-bis: Bignets farciti di crema

Appena stilato il menu della serata, abbiamo subito fatto la lista della spesa: la sezione "secondi piatti" l'ho passata alla mia DolceMetà, visto che lui è cintura nera di secondi piatti di carne (è "figlio d'arte" di un ex macellaio e chef), mentre io gestivo il resto. A spesa fatta, il venerdì (giorno prima della cena) ho iniziato la preparazione, componendo l'insalata: preparandola in anticipo, si sarebbe insaporita meglio prima di essere suddivisa in porzioni.




Adoro affettare, combinare colori e sapori...Bella tavolozza, no?


Il passo seguente è stato preparare il ragù: per l'occasione ho deciso di aggiungere alla carne trita un po' di salsiccetta, precedentemente sgrassata in un padellino, in  modo che non fosse troppo calorica. In seguito ho incorporato il pomodoro (a pezzettoni, con la sua salsa), e ho lasciato cuocere a fuoco lento. Ho usato pochi condimenti, preferendo le spezie, tra cui un po' di curcuma (la metterei anche nel caffelatte a colazione...)




Ecco il ragù in cottura...


Il pomeriggio e la sera del venerdì, invece, li ho dedicati alla preparazione della pasta fresca e dei bignets da farcire: adoro mettere le mani in pasta, lavorare impasti, sentirne la consistenza al tatto ed il profumo! 
   L'impasto per le tagliatelle avrei potuto prepararlo velocemente col mio fedele Bimby, invece mi sono concessa "il lusso" di lavorarlo a mano: 6 uova x 6 etti di semola rimacinata di grano duro, un pizzico di sale ed olio, lavorati con calma e pazienza, fino ad ottenere un impasto morbido ma compatto, di un giallo carico, con un profumo speciale...profumo di casa e di cose buone, fatte con amore.
   Dopo un quarto d'ora di riposo per l'impasto, ho iniziato a preparare le sfoglie: un tozzo di pasta alla volta, ho fatto passaggi successivi alla macchinetta, partendo dal livello 0, via via fino alla regolazione 5 (0 - 1 - 3 - 5). Non supero mai il 5 perchè altrimenti la pasta sarebbe troppo sottile, e scuocerebbe subito quando la si tuffa in acqua bollente salata.
   Come sempre, arrivata al termine, ho preso un pezzo di sfoglia e l'ho portato al "reparto olfattivo": la mia DolceMetà adora il profumo della sfoglia appena tirata :)

E poi via! Ho ricavato le tagliatelle, ben distribuite sulla spianatoia di legno, cosparse di semola rimacinata per farle asciugare meglio e non lasciarle incollare tra loro. La notte le avrebbe fatte riposare al punto giusto.






Le mie creaturine a riposo
 

   I bignets, invece, li ho preparati usando il mio Bimby: era da pareccho tempo che non li facevo, anche perchè si tratta di elementi che utilizzo raramente in cucina, se non per occasioni particolari come questa.
   L'unico elemento fastidioso è la consistenza dell'impasto: risulta morbido ma "colloso", e fatico sempre a staccarlo dal boccale; sono costretta ad usare un "leccapentole" in silicone, per poter raccogliere meglio la pasta dal fondo del contenitore e sprecarne meno possibile.
   La vera prova del fuoco, per me, rimane comunque l'uso del sac à poche: mi ci sto abituando, poco per volta, ma nei primi tentativi ho spesso sfiorato il disastro, con impasti fuggitivi o creme che si depositavano dove non dovevano andare...c'è un pasticcere in sala?
   Per fortuna l'operazione è andata a buon fine: tante noccioline depositate sulla loro bella carta da forno, pronte a gonfiarsi e diventare leggere come nuvole!
   Ho seguito la cottura con trepidazione: non li volevo troppo secchi, ma nemmeno mollicci e crudi dentro: sono arrivata al punto di sedermi davanti al forno per controllare!
   E alla fine...eureka! Sono diventati decisamente bellini da vedere e leggeri, con un sapore delicato: la mia cavia preferita (sempre lui, la mia DolceMetà) si è sottoposta all'assaggio di test di un bigné, e mi ha dato il nulla osta! Altra vittoria portata a casa!





Eccoli a raffreddare sulla teglia. Bellini vero?






Quella sera sono andata a dormire cotta, ma con la testa già in fermento per pianificare il giorno successivo: ho preparato il pane la mattina, in modo che riuscise a lievitare bene, decorandolo con gherigli di noce; ho aggiunto anche qualche schiacciatina fatta con la pasta magra alla paprika, poi ho iniziato a riordinare casa. Nel pomeriggio ho preparato una crema al cioccolato e arancia per farcire i bignets: visto che era abbondante, ho ricavato anche 7 bicchierini, decorati con cantucci di pasticceria. La mia DolceMetà si è occupata del secondo, farcendo il pollo marinato con le noci e le spezie, lardellando con la pancetta e legando il tutto con spago da cucina, disponendo il tutto in una pirofila in forno; contemporaneamente ha messo a stufare le mele renette in pentola con un ciuffo di burro.
Finalmente è arrivato il momento di apparecchiare la tavola! Ho scelto di alternare colori e forme: al piatto piano quadrato abbinavo il piatto fondo tondo e viceversa, mentre l'antipasto era servito in coppette di vetro. Ho alternato i tovaglioli arancioni e rossi, decorati con grappolini d'uva legati con lo spago; le posate invece erano col manico arancione. Finalmente tutto era pronto per accogliere gli ospiti!

Io e la mia DolceMetà siamo stati coordinatissimi in tutto, nel cambio dei piatti e nel servizio.. è stata proprio una bella serata, e alla fine ho superato la prova del fuoco!




La tavola pronta per la cena!