Casa nuova, vita nuova...e perchè non
inaugurare il nuovo nido?
Il 24/10/2015 la mia DolceMetà ed io abbiamo deciso di organizzare una cenetta
a casa, con i miei genitori e alcuni nostri amici; da quando abbiamo deciso di
organizzare (una settimana prima), le mie celluline grigie (cit.) si sono attivate,
per formare e attuare il "piano di battaglia":
1) Che si mangia?
2) Quanti siamo? Disposizione dei posti?
3) Gestione delle priorità: cosa fare in anticipo e cosa
il giorno stesso?
Ad ogni pranzo o cena che organizziamo, mi calo subito nel ruolo e inizio a
studiare, pianificare, ragionare in modo che tutto si incastri al meglio (si
sa....la perfezione non esiste, molto meglio puntare all'Eccellenza). In
quest'occasione specifica, la tensione era molto alta: avevo a cena la mamma
del mio "fratellone" acquisito, bravissima in cucina, e desideravo
fare un buon lavoro!
-
Antipasto: insalata con mazzancolle, bresaola, pomodorini, sedano
ed olive nere
- Primo piatto: Tagliatelle all'uovo al
ragù, tutto fatto in casa
- Secondo piatto: Petto di pollo al forno
farcito con noci tritate, su letto di mele renette stufate
- Dolce: Coppette di crema
all'arancio e cioccolato con cantucci di pasticceria
- Dolce-bis: Bignets farciti di crema
Appena stilato il menu della serata, abbiamo subito fatto la lista della spesa:
la sezione "secondi piatti" l'ho passata alla mia DolceMetà, visto
che lui è cintura nera di secondi piatti di carne (è "figlio d'arte"
di un ex macellaio e chef), mentre io gestivo il resto. A spesa fatta, il
venerdì (giorno prima della cena) ho iniziato la preparazione, componendo
l'insalata: preparandola in anticipo, si sarebbe insaporita meglio prima di
essere suddivisa in porzioni.
|
Adoro affettare,
combinare colori e sapori...Bella tavolozza, no?
|
|
Il passo seguente è stato preparare il ragù: per
l'occasione ho deciso di aggiungere alla carne trita un po' di salsiccetta,
precedentemente sgrassata in un padellino, in modo che non fosse troppo
calorica. In seguito ho incorporato il pomodoro (a pezzettoni, con la sua
salsa), e ho lasciato cuocere a fuoco lento. Ho usato pochi condimenti,
preferendo le spezie, tra cui un po' di curcuma (la metterei anche nel
caffelatte a colazione...)
|
Ecco il ragù in cottura... |
Il pomeriggio e la sera del venerdì, invece, li ho
dedicati alla preparazione della pasta fresca e dei bignets da farcire: adoro
mettere le mani in pasta, lavorare impasti, sentirne la consistenza al tatto ed
il profumo!
L'impasto per le tagliatelle avrei potuto
prepararlo velocemente col mio fedele Bimby, invece mi sono concessa "il
lusso" di lavorarlo a mano: 6 uova x 6 etti di semola rimacinata di grano
duro, un pizzico di sale ed olio, lavorati con calma e pazienza, fino ad
ottenere un impasto morbido ma compatto, di un giallo carico, con un profumo
speciale...profumo di casa e di cose buone, fatte con amore.
Dopo un quarto d'ora di riposo per
l'impasto, ho iniziato a preparare le sfoglie: un tozzo di pasta alla volta, ho
fatto passaggi successivi alla macchinetta, partendo dal livello 0, via via
fino alla regolazione 5 (0 - 1 - 3 - 5). Non supero mai il 5 perchè altrimenti
la pasta sarebbe troppo sottile, e scuocerebbe subito quando la si tuffa in
acqua bollente salata.
Come sempre, arrivata al termine, ho
preso un pezzo di sfoglia e l'ho portato al "reparto olfattivo": la
mia DolceMetà adora il profumo della sfoglia appena tirata :)
E poi via! Ho ricavato le tagliatelle, ben distribuite sulla spianatoia di
legno, cosparse di semola rimacinata per farle asciugare meglio e non lasciarle
incollare tra loro. La notte le avrebbe fatte riposare al punto giusto.
|
Le mie creaturine a riposo |
I bignets, invece, li ho preparati usando
il mio Bimby: era da pareccho tempo che non li facevo, anche perchè si tratta
di elementi che utilizzo raramente in cucina, se non per occasioni particolari
come questa.
L'unico elemento fastidioso è la
consistenza dell'impasto: risulta morbido ma "colloso", e fatico
sempre a staccarlo dal boccale; sono costretta ad usare un
"leccapentole" in silicone, per poter raccogliere meglio la pasta dal
fondo del contenitore e sprecarne meno possibile.
La vera prova del fuoco, per me, rimane
comunque l'uso del sac à poche: mi ci sto abituando, poco per volta, ma
nei primi tentativi ho spesso sfiorato il disastro, con impasti fuggitivi o
creme che si depositavano dove non dovevano andare...c'è un pasticcere in sala?
Per fortuna l'operazione è andata a buon
fine: tante noccioline depositate sulla loro bella carta da forno, pronte a
gonfiarsi e diventare leggere come nuvole!
Ho seguito la cottura con trepidazione:
non li volevo troppo secchi, ma nemmeno mollicci e crudi dentro: sono arrivata
al punto di sedermi davanti al forno per controllare!
E alla fine...eureka! Sono diventati
decisamente bellini da vedere e leggeri, con un sapore delicato: la mia cavia
preferita (sempre lui, la mia DolceMetà) si è sottoposta all'assaggio di test
di un bigné, e mi ha dato il nulla osta! Altra vittoria portata a casa!
|
Eccoli a raffreddare
sulla teglia. Bellini vero?
|
|
|
|
|
|
Quella sera sono andata a dormire cotta, ma con la
testa già in fermento per pianificare il giorno successivo: ho preparato il
pane la mattina, in modo che riuscise a lievitare bene, decorandolo con
gherigli di noce; ho aggiunto anche qualche schiacciatina fatta con la pasta magra alla paprika, poi ho iniziato a riordinare casa. Nel pomeriggio ho
preparato una crema al cioccolato e arancia per farcire i bignets: visto che
era abbondante, ho ricavato anche 7 bicchierini, decorati con cantucci di
pasticceria. La mia DolceMetà si è occupata del secondo, farcendo il pollo
marinato con le noci e le spezie, lardellando con la pancetta e legando il
tutto con spago da cucina, disponendo il tutto in una pirofila in forno;
contemporaneamente ha messo a stufare le mele renette in pentola con un ciuffo
di burro.
Finalmente è arrivato il momento di apparecchiare la
tavola! Ho scelto di alternare colori e forme: al piatto piano quadrato
abbinavo il piatto fondo tondo e viceversa, mentre l'antipasto era servito in
coppette di vetro. Ho alternato i tovaglioli arancioni e rossi, decorati con
grappolini d'uva legati con lo spago; le posate invece erano col manico
arancione. Finalmente tutto era pronto per accogliere gli ospiti!
Io e la mia DolceMetà siamo stati coordinatissimi in tutto, nel cambio dei
piatti e nel servizio.. è stata proprio una bella serata, e alla fine ho
superato la prova del fuoco!
|
La tavola pronta per la cena! |